Leonardo Pinto
Trump sta svuotando di significato l’ONU, con l’acquiescenza di Russia e Cina e il silenzio di un’Europa politicamente inconsistente, afflitta da divisioni interne. Sembra di tornare all’età degli imperi o, quanto meno, a circa un secolo, quando la Società delle Nazioni fu paralizzata, ma con una sostanziale differenza: alla Società delle Nazioni aderivano meno di 60 Paesi e possedeva funzioni e poteri molto più limitati di quelli dell’ONU, a cui invece oggi aderiscono ben 193 Stati, tra cui le più importanti potenze militari ed economiche del mondo.

Inoltre, all’epoca non esisteva la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, emanata nel 1948, che dovrebbe impegnare i presunti paladini (purtroppo solo a parole) dei diritti fondamentali della persona a sostenere l’ONU. Ciò non avviene, neppure da parte dei Popolari Europei, che dovrebbero essere ispirati da una particolare sensibilità cristiana.
Coloro che dovrebbero difendere l’ONU –come alcuni esponenti della sinistra radicale, che organizzano manifestazioni di piazza senza isolare i violenti che devastano e bloccano tutto, e che si posizionano ideologicamente contro Trump e Netanyahu– di fatto, non prendono posizione per evitare la liquidazione dell’ONU. *Questo processo si sta consumando anche a causa dell’inconsistenza politica dell’Europa, che, per ovvi motivi, dovrebbe invece schierarsi a sua difesa.
La sinistra, contagiata dalle agiatezze del potere, ormai priva di una classe dirigente adeguata (vedi il caso della Basilicata), ha cessato di essere sinistra, trasformandosi in una forza affarista, pronta a inseguire opportunità di potere al pari del centrodestra.

Anche Conte, pur essendo indubbiamente capace, si sta rivelando politicamente inconsistente. Dovrebbe essere tra i primi a difendere l’ONU e a chiederne maggiore funzionalità ed efficienza, ma non lo fa. Anch’egli è concentrato unicamente sulla politica interna, mirando solo a contrastare la Meloni, senza però mobilitarsi seriamente e concretamente per fermare le guerre in corso.
Assistiamo così a una somma di incoerenze e inconcludenze politiche, caratterizzate da atteggiamenti dispettosi e privi di risultati tangibili. In questo modo si normalizzano le bombe e le uccisioni di persone inermi.
Oggi, la situazione italiana è tale che chi non è condizionato da inutili schemi ideologici –privi di effetti pratici– e fa prevalere ragione e buon senso sull’emotività, non sa a chi votare, e preferisce non recarsi alle urne.
Si tratta di quasi il 50% dell’elettorato.
Matera, 28-9-2025
Leonardo Pinto – Presidente Onorario ANSB