Antonio Lerra

Nell’ambito dell’ampia e variegata produzione pubblicistica relativa a momenti, aspetti, personalità, tematiche e problematiche riguardanti il profilo storico della Basilicata, nella ricchezza ed articolazione delle sue espressioni territoriali e temporali, il lavoro di Felice Di Nubila si colloca con una sua dichiarata specificità, per obiettivi e conseguente trattazione argomentativa. Un dato, questo, linearmente evidenziato nella stessa breve nota di presentazione dell’Autore e del volume quale «sunto di notizie e riflessioni sui grandi eventi che hanno coinvolto direttamente o indirettamente» la Basilicata attraverso il recupero di «documentazioni, testimonianze, ricordi del vissuto e immagini originali di tracce ancora visibili». E ciò da parte di un Autore che, dopo una lunga ed intensa attività professionale di Ingegnere dirigente d’Azienda d’ambito nazionale, accompagnata da paralleli interessi ed iniziative socio-culturali, ha inteso affidare ad un testo a stampa, e, dunque, a potenziale diffusa circolazione, il frutto di suoi studi, ricerche e memorie. Un obiettivo in direzione del quale, facendo perno su momenti, aspetti e connotazioni essenzialmente riguardanti la sua «Terra d’origine», Francavilla sul Sinni, ha collocato elementi caratterizzanti locali in più larghi contesti storico-sociali regionali, tratteggiati in una dimensione di lungo periodo, con particolare attenzione per tematiche e problematiche più particolari. In ciò muovendosi sulla base di testi e materiale documentario di suo più diretto interesse, ma in una visione d’insieme tesa a porre in significativo risalto l’attivo ruolo di donne e di uomini della Basilicata lungo la più complessiva processualità storica. Un’ottica, questa, di rilevante importanza, efficacemente evidenziata già nel titolo del volume, che pone «la Basilicata nel crocevia della Storia», quale area di incrocio di popoli e di civiltà, pienamente ed attivamente dentro «il complessivo cammino dell’umanità». E, dunque, in una visione ben lontana da tanta produzione pubblicistica, soprattutto da parte di non addetti, disinvoltamente attardatasi fino ad anni recenti in ricostruzioni e letture ancora caratterizzate da prevalenti rappresentazioni della Basilicata quale «Terra chiusa e immobile», talora addirittura «senza Storia» e, comunque, dalla «debole/labile identità». Un terreno, questo, sul quale, invece, l’apporto di Felice Di Nubila risulta di interessante valenza, in particolare rispetto ad un peculiare contesto locale, quale quello di Francavilla sul Sinni, il cui profilo storico di nascita e di sviluppo risulta certamente tra i più interessanti del microsistema urbano basilicatese di età moderna. Una connotazione, questa, che è stata da anni al centro di interessanti percorsi di studio e di ricerca, tra i quali il fondamentale, specifico, lavoro del prefatore del volume, Antonio Giganti. Il quale – come evidenzia in apertura della pubblicazione l’Autore Di Nubila – ha avuto un ruolo determinante nello stesso indiretto interesse in lui da anni suscitato per lo studio della dimensione storica del suo comune di nascita, Francavilla sul Sinni, in un’area territoriale tra le più significative, lungo il ciclo della modernità, sia per le peculiarità del suo sistema universitario che per le forme di esercizio delle giurisdizioni feudali, nonché di ruoli e funzioni esercitati da istituzioni ecclesiastiche e clero, secolare e regolare. Una realtà d’insieme che, ora, con l’apporto di Felice Di Nubila, anche in documenti e significative immagini, risulta ulteriormente arricchita di suoi peculiari elementi identitari, con conseguenti indirette sollecitazioni per nuovi possibili sviluppi di più specifici percorsi di studio e di ricerca, dall’ambito territoriale-ambientale a quello socio-economico, da quello politico-istituzionale a quello culturale, nella varietà e nelle articolazioni dei loro intrecci, di trasformazioni e persistenze, di incidenze e riflessi in e da più ampi e generali contesti, anche oltre la Basilicata e il Mezzogiorno d’Italia.
—————————–
Antonio Lerra
Professore di Storia moderna
nell’Università degli Studi della Basilicata
Presidente della Deputazione Lucana di Storia Patria