Giuseppe Di Giacomo
“Di seguito pubblichiamo l’intervento fatto pervenire dal Prof. Giovanni Fortunato al Convegno sulla Festa Mondiale degli Insegnanti che si è svolto a Francavilla in Sinni il giorno 7 ottobre, organizzato dall’A.I.M.C..

Nel porgere un cordiale saluto a tutti i presenti, Autorità e Docenti convenuti, mi sia consentito, sia pure dalla mia lontana attuale residenza, ricordare all’Assemblea, la figura del compianto Ispettore Tecnico Angelo Raffaele Dinardo che, dell’A.I.M.C., è stato, per tutta la sua vita, un esponente di grande rilievo.
Mi piace ricordarne, oltre la rassicurante e solida guida pedagogica, la lungimiranza della sua visione della scuola che, a proprio fondamento, deve porre l’esigenza di una educazione ad un “Umanesimo integrale” capace di formare alunni che sappiano sicuramente “pensare in modo critico ed amare in modo gratuito”. Il suo “Credo pedagogico” ha precorso i tempi della scuola a misura di ogni alunno, sollecitando il “dialogo” finalizzato al raggiungimento di un mondo migliore, attraverso la formazione integrale della personalità degli alunni.

Ho voluto ricordare solo questi aspetti perché mi sembrano “fari” che ancora oggi possono e, a mio modo di vedere, devono illuminare l’azione pedagico-didattica della scuola, gravida sempre di un impegno eccezionale, oggi più di ieri, per dare “un’anima” al mondo globale.

Avviandomi alla conclusione e, formulando a tutti gli operatori scolastici i migliori auguri per un proficuo anno scolastico, ricco di tante soddisfazioni professionali, mi è caro ricordare, non senza emozione, la lettera che l’Ispettore ha voluto inviarmi, nell’ultimo giorno del suo servizio, con questa raccomandazione:
“In ogni azione educativa, ogni giorno, ci si deve impegnare per non rimanere mai alla periferia delle anime dei nostri alunni.”
Giovanni Fortunato