Ernesto Calluori
La Capitale europea della cultura è una città designata dall’Unione Europea che per il periodo di un anno ha la possibilità di mettere in mostra la sua vita e il suo sviluppo culturale. Dal 19 gennaio 2019 – giorno d’ apertura – al 20 dicembre giornata conclusiva, MATERA ospiterà eventi di ogni sorta e sarà al centro del mondo.
Si tratta della prima città d’Italia a ricevere questo riconoscimento il cui motto scelto è “Open future” che rappresenta una vetrina a dir poco prestigiosa per la città Lucana. Diverse città europee hanno sfruttato questo periodo per trasformare completamente la loro base culturale e la loro visibilità internazionale. Per la città dei Sassi si tratta di un investimento già di 48 milioni di euro, finanziato da fondi regionali-statali e privati. Si comincia il 19 gennaio 2019 con la cerimonia inaugurale con 54 bande musicali provenienti da tutta la Regione e dall’Europa. Per accostarsi a questo appuntamento conviene, però, ricordare le sue origini molto remote. Trattasi di una delle città più antiche del mondo. Ha conosciuto diverse dominazioni, dai Longobardi ai Normanni, fino agli Aragonesi. Carlo Levi, nel suo libro Cristo si è fermato ad Eboli descrive” il precipizio di Matera di un brutto color grigiastro senza coltivazioni e di sotto il torrente la Gravina con poca acqua.
Sulle pareti i Sassi che erano delle grotte scavate dove stavano uomini, donne e bambini.” E si comprende perché anche solo questo spettacolo di grotte, chiese rupestri, anfratti, giustifichi ampiamente un viaggio verso Matera. Poi, si è pronti per il centro storico, a scoprire l’ altro aspetto della città i cui ingredienti sono le chiese romantiche del XIII secolo e quelle barocche del secolo ‘600, i palazzi signorili e quelli del potere sia laico sia religioso. I famosi Sassi sono due rioni che costituiscono la parte antica della città : il Sasso Barisano fulcro della città vecchia e il Sasso Caveoso (insieme di gradinate di un teatro classico) che assume tale forma da cui prende il nome. Dietro l’apparente disordine iniziale, i Sassi celano soluzioni e accorgimenti tecnici sofisticati.

Stradelle tortuose, ampie scalinate, ripidi scalette o stretti passaggi salgono alle case, sovrapposte le une alle altre. Completano il panorama le chiese quasi sempre scavate nella roccia e in tutto questo paesaggio affascinante e fabuloso, il segno dell’uomo è percepibile. Matera non è solo questo, ma molto di più come indicano i tanti eventi che si terranno nel corso dell’anno con il “Passaporto 2019” che al costo di 19 € permetterà di assistere a tutte le manifestazioni e di acquisire la città temporanea.
Auguro a Matera un successo clamoroso, ben meritato.
Ciao Ernestino,il tuo cuore “Lucano” si è fatto ben sentire in questa grande manifestazione che vede protagoniste la citta’ di Matera e la nostra Basilicata,a cui auguro di stare sempre sotto i ” riflettori ” per il bene delle nostre Comunità.
Carissimo Antonio, il mio cuore “Lucano” ben radicato, si è limitato alla normale pubblicazione di un “pezzo” relativo ad un avvenimento che si sarebbe celebrato a Matera all’ indomani, quale “Città Europea della Cultura “. Altra cosa, invece, è dare seguito con una annotazione di riscatto (che ti anticipo sulle colonne di Francavilla Informa) a cui i politici omaggiati sono chiamati a dare delle risposte e non a una fugace passerella.