Comunicato Stampa
Giornate impegnative, ricche di idee e di utili stimoli operativi sui cambiamenti climatici e sull’Ambiente, quelle che hanno segnato il 5° Forum del Dialogo che si è tenuto a Domagnano.
Pubblico molto attento e interessato (nelle due giornate sono state registrate 110 presenze, con 150 contatti su streaming, oltre a quelle sui social più comuni) alle argomentazioni dei relatori esperti, provenienti da 5 Università italiane ed europee.

Delle cause e degli effetti dei cambiamenti climatici, infatti, ha parlato il prof. Sandro Fuzzi del CNR e docente all’Università di Bologna, sottolineando l’azione prodotta dalle attività dell’uomo, dall’uso del territorio e della conseguente perdita di habitat e riduzione delle biodiversità:
”l’intervento umano sta avvenendo ad una velocità e ad una scala spaziale – ha affermato Fuzzi – così ampi da causare profondi cambiamenti dei processi dai quali dipendono il clima e la stessa vita sulla Terra”.
Particolare interesse ha suscitato l’intervento del prof. Gianfranco Santovito, dell’Università di Padova e membro della spedizione in Antartide che, nel ricordare i suoi viaggi, ha fatto notare le tracce dell’inquinamento che viene prodotto nelle nostre città:
”Sino a qualche tempo fa – ha detto Santovito – si riteneva che l’ambiente marino antartico fosse quello più stabile in assoluto, ma le modificazioni climatiche in atto stanno compromettendo questa stabilità costringendo gli organismi viventi in questo ecosistema ad affrontare cambiamenti ai quali potrebbero non essere preparati; ne verrebbe così compromessa la loro esistenza”.
L’impegno della ricerca scientifica quindi è quello di individuare i maggiori fattori di stress e di valutare gli effetti biologici ed ecologici. Le altre relazioni – sempre intercalate da numerose domande del pubblico – sono state realizzate on line, data l’emergenza pandemica e la provenienza dei relatori da Milano e da Lussemburgo.
La seconda giornata è stata tutta dedicata ad aspetti operativi, conseguenti alle trasformazioni in atto. La prof. Alessandra Donati, dell’Università di Lussemburgo, ha attirato l’attenzione dei partecipanti sui rischi ambientali, alla luce del diritto e delle proposte dell’UE, richiamando utili particolari per le politiche ambientali e per i comportamenti personali dei cittadini:
“In questo senso – ha aggiunto – diventa determinante una politica di scambi e di esperienze tra i Paesi membri e tra quelli che sono in procinto di ingresso come San Marino. I problemi dell’ambiente non hanno più confini, sono globali e multifattoriali”.
Il prof. Marco Grasso dell’Università Milano Bicocca, ha provato a presentare una “bussola per navigare la sostenibiltà in tempi di crisi climatica”, richiamando le possibili difficoltà poste da quanti per interesse possono ostacolare una nuova politica ambientale (ha fatto l’esempio, con coraggiosa denuncia, dei petrolieri e dei Paesi produttori pronti a tutto per ostacolare una politica di energie alternative…) ed ha aggiunto:
“Tali sfide hanno profonde implicazioni morali, non solo scientifiche, tecniche e manageriali, come il pensiero dominante e la vulgata mediatica suggeriscono”.
Ad analizzare gli aspetti della coraggiosa enciclica “Laudato si’…” è stato il prof. Claudio Stercal dell’Università Cattolica sul tema “Il creato…il social di Dio, nel pensiero e nell’azione di Papa Francesco”. Il relatore ha messo in evidenza il valore delle relazioni personali al centro dell’esperienza umana, con forte richiamo anche alla recente enciclica “Fratelli tutti…” e il significato della “ecologia integrale”:
“Non si può prescindere dall’umanità. Non ci sarà una nuova relazione con la natura ed il creato senza un essere umano nuovo”.
Alla domanda che il Forum ha posto: “Cosa sta facendo San Marino e i territori circostanti per un ambiente più sano?” hanno risposto, con esperienze già in atto, numerose testimonianze delle Aziende (AASS e UGRAA), i giovani di Friday for Future, i Giovani della Commissione Politiche Giovanili, gli insegnanti della scuola elementare di Fiorentino, i progetti delle scuole di Rimini e alcuni dei sindaci presenti, dei 15 Comuni che hanno aderito al Forum: il sindaco di San Leo per la Valmarecchia e il sindaco di Montegrimano per la Valconca.

Sicuramente era un bel quadro d’insieme vedere la platea di partecipanti e una fila di sindaci con fascia tricolore, in quello che qualcuno ha definito “un bell’esercizio di buon vicinato”, tra la soddisfazione del Segretario agli Esteri, Luca Beccari – che ha letto il messaggio del Segretario Generale dell’ONU – e dell’Ambasciatore d’Italia, Sergio Mercuri. Così pure sono state apprezzati la presenza del Vescovo. mons Turazzi – che ha letto il Messaggio di Papa Francesco – e gli interventi del Segretario di Stato, Stefano Canti e del Segretario all’Industria, Fabio Righi che hanno messo in rilievo le iniziative in corso: Il Tavolo dello sviluppo sostenibile; l’impegno di alcune aziende sul fronte del miglioramento ambientale, la scelta di campo di una politica che vuole “passare dalle parole ai fatti” come sollecitata da più parti. Una testimonianza significativa in proposito è stata quella di Alessia Valducci per la Valpharma.
I motivi, le idee, le proposte, a fine Forum, sono stati sintetizzate in un Manifesto approvato da tutti e presentato da Elisabetta Righi, presidente di San Marino /Italia. Un Forum veramente ricco di idee e di proposte per un tempo nuovo che richiede appunto conoscenza, studio e riflessione. Per questo è stato preso l’impegno della pubblicazione degli Atti per consentire ulteriori momenti di approfondimenti e di iniziative che sappiano stabilire delle priorità, all’insegna della gradualità e del contesto in cui agire. Il tutto – va evidenziato con soddisfazione – si è svolto nella massima osservanza dei protocolli di sicurezza, secondo le indicazioni dell’ultimo decreto Reggenziale del 12 ottobre scorso e con l’attenta vigilanza della Gendarmeria.
P.S.: il Forum del Dialogo da 5 anni a San Marino è organizzato dal nostro amico francavillese, Prof. Renato Di Nubila.