In memoria di una donna, di una mamma, di una nonna

Carissimi lettori e lettrici di Francavillainforma,

Mi riservo in altro momento di riflettere a penna spianata su quel che sta accadendo in questi giorni di pandemia anche tra noi e che un po’ ci angoscia, sebbene dobbiamo essere assolutamente fiduciosi e non perdere la calma.

Adesso riservo questo spazio, di cui ringrazio la Redazione, a dare la triste notizia dell’improvvisa dipartita di “zia” Rosa, l’anziana mamma di don Franco, il parroco di Francavilla sul Sinni. Se n’è andata silenziosamente ieri sera tardi, in casa canonica, dov’era isolata per via della positività al Covid 19.

Non v’appaia come un far differenza sui morti questo piccolo intervento scritto: essi sono tutti ugualmente preziosi per noi, per tutti loro ci prende un gran dispiacere, per tutti loro preghiamo. A tutti dedicheremo, su questo giornale, un memento, appena ci rassereneremo.

Ma ora, nell’immediato, abbiamo il dovere di esprimere anche in questo modo e mediante questo strumento che raggiunge moltissimi, il nostro profondo dispiacere per la perdita di una donna, mamma e nonna che, sebbene molto anziana, poteva di certo stare ancora tra noi. Ma non siamo noi a decidere le sorti di ciascuno e, perciò, accettiamo la volontà di Dio. Abbiamo avvertito nella delicatezza d’animo e nelle dolcezza del tratto di “zia” Rosa, soprattutto nella sua capacità di voler bene sinceramente al prossimo, una persona buona, accogliente e luminosa. Almeno io così l’ho sperimentata quando ero a Francavilla.

Abbiamo altresì il dovere di esprimere in questo momento solidarietà al figlio, il parroco della comunità, perchè, al di là della forza esemplare che il ruolo richiede, certamente anch’egli è nel dolore e riconosce in questo evento una prova grande per i suoi sentimenti e per il suo cuore. Il legame con la mamma per un sacerdote è questione assai importante.

Chiesa Madre Francavilla

La condizione in cui ci troviamo, una positività al morbo piuttosto diffusa e preoccupante anche tra le nostre mura domestiche, ci impedisce di esternare fisicamente il nostro dispiacere al parroco. É davvero da scoraggiare l’uscita di casa per espletare questo dovere. Arriverà il momento giusto in cui celebreremo il suffragio per la nostra sorella Rosa ed esprimeremo in maniera più consona le condoglianze a don Franco. A nome di voi tutti, di tutta la comunità francavillese, esprimo vicinanza a don Franco e, a nome suo, dico a tutti e a ciascuno “grazie”.

A presto, don Enzo.

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