Salvatore Centola e tanti amministratori ….

Quando si svolgevano le elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale nei piccoli comuni dove c’era il sistema maggioritario i partiti ed in particolare la DC spesso andavano alla ricerca di candidature al di là dei propri iscritti e simpatizzanti .

Salvatore Centola sezione DC

Si cercavano personalità, stimati professionisti, espressioni del mondo associativo che per la loro rettitudine rappresentavano il valore aggiunto alla lista ed erano determinanti per la vittoria.

È il caso di Salvatore Centola di Campomaggiore dove svolgeva il ruolo di capo-stazione, apprezzato e voluto bene da tutta la comunità per il suo carattere mite e generoso. In vista delle elezioni amministrative del 12 novembre 1967 la DC di Campomaggiore che aveva un momento di difficoltà chiese a Salvatore Centola all’unanimità di capeggiare la lista scudo crociato.

Le elezioni furono vinte dalla DC con un largo suffragio (382 voti) e Centola fu eletto sindaco all’unanimità dei presenti nel consiglio comunale del 19 novembre 1967, carica che ha ricoperto fino al 4 maggio 1969. Don Salvatore, come era chiamato dai suoi compaesani, era una persona sobria, amava la sua Campomaggiore, sempre disponibile al dialogo ed all’ascolto per dare risposte concrete ai bisogni della gente per migliorare la qualità della vita.

Salvatore Centola con Emilio Colombo

Dialogare con lui era piacevole perché Centola era dotato di ironia e di un sottile senso dell’umorismo, mai sopra le righe ma sempre efficace in ogni sua esternazione. Ironia che ha trasmesso ai figli Tonino e Peppino che insieme a Mario Ierace hanno costruito il trio comico di successo “La Ricotta“ più scoppiettante apparso sulla scena.

In seguito al trasferimento per motivi di lavoro a Potenza con la propria famiglia e non potendo più assolvere-come ha scritto nella lettera del 19 marzo 1969 al Consiglio Comunale – a tutte le incombenze che la suddetta carica richiede Centola rassegnò le dimissioni anche da consigliere comunale dando a tutti una lezione di stile e di comportamento.

Salvatore Centola con Emilio Colombo

Ricordare Centola a 16 anni dalla sua scomparsa (30 agosto 2005) per rivolgere il pensiero anche a quelle decine di amministratori che per una breve parentesi della propria vita hanno servito in maniera disinteressata la propria comunità per poi ritornare al proprio lavoro ed ambito familiare. È anche grazie a loro se si è consolidata la democrazia e la partecipazione nelle nostre comunità. Compito di chi viene dopo è anche quello di non far cadere nell’oblio l’esperienza e la storia di queste persone che sono state straordinarie nella loro normalità.

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