Ernesto Calluori
L’indagine della procura di Roma sul caro carburanti e sull’aumento dei prezzi di luce e gas è appena iniziata e la guardia di finanza è già pronta a intensificare i controlli a tappeto.

L’obiettivo è quello di bloccare le speculazioni in corso, le stesse che ha denunciato anche il Ministro della Transizione ecologica Cingolani, dovuto principalmente a speculazioni. Ecco il motivo per cui ci ritroviamo con la benzina e il gasolio fin oltre i 2,3 euro al litro.
Il gas ha prezzi proibitivi.
Fare benzina è diventato un incubo. Molti automobilisti fanno il giro dei benzinai pur di risparmiare qualcosa. L’occhio attento si concentra sui cartelli dei prezzi. Il medesimo incubo piomba sulle famiglie e sulle imprese all’arrivo delle bollette del gas e corrente elettrica.
Il timore dei carri armati di Putin contro Kiev ha provocato l’ascesa dei prezzi e le preoccupazioni sono reali. Il potere d’acquisto dei salari e delle pensioni è sceso in maniera veloce. Le imprese consumatrici di energia sono in forte difficoltà: molte sospendono la produzione, altre preferiscono la chiusura.

Il governo ha stanziato gli aiuti sia in favore delle famiglie che delle imprese. Il premier Draghi per evitare l’ulteriore salita del già altissimo debito pubblico continua a dire no a uno scostamento di bilancio per finanziare le misure, nonostante la richiesta di nuovi sussidi contro il caro bollette. Cosi facendo, il SuperMario rischia di perdere il Super che si è guadagnato, mentre al tempo stesso i partiti della maggioranza invocano misure immediate con nuovi e cospicui interventi.