Giuseppe Armenti
La Televisione a Chiaromonte, Cari compaesani, vi ricordate in quale anno arrivò la Televisione a Chiaromonte? Gli 80enni lo ricorderanno, ma i giovani?
Allora ve lo dico io. Io non ho 80 anni ma quasi. In Autunno del 1956 al nostro paese, verso le otto di sera, c’era un via vai di gente e tutti andavano verso il Calvario. Io allora 12enne, alle 21 dovevo essere a casa. Ordine paterno. Pero’ ero curioso, domandai qualcuno che mi disse: Andiamo a vedere la televisione.
Ed io: la televisione? Mi prendete in giro? No vieni pure tu. Un po’ non volevo disubbidire gli ordini di papa’, ma la curiosità ebbe il soppravento . Quasi tutto il paese era all’Albergo Di Serio.
Ernesto Di Serio con sua moglie Italia, da tutti chiamata: “Taliuccia”, erano due persone molto brave e grandi lavoratori. Oltre a gestire l’albergo, in piazza, avevano un negozio di generi alimentari e non solo.
Essi furono i primi ad avere un televisore. Allora non era cosi facile come oggi. Oggi c’è la parabolica dove si possono vedere centinaia di programmi. A quei tempi la Rai aveva un solo programma e bisognava mettere una grande antenna sul tetto della casa.
Da fonte sicura so che l’antenna era alta quasi 10 metri. Gli impulsi venivano dal ripetitore di Monte Faito, vicino a Castellamare di Stabia. Nicola Figundio, allora l’unico a capirne qualcosa di televisione, dovette lavorare tutto il giorno, prima per piazzare l’antenna, avvitarla per bene se no il vento l’avrebbe portata via. Non credo che abbia potuto fare tutto da solo. Non so di sicuro chi gli diede una mano.
Sicuramente l’onnipresente Vicienz Piattell. Lui per lavori difficili era sempre pronto. L’ albergo all’interno aveva una scala lunghissima per arrivare al piano dove era la sala col televisore. Quindi potete immaginare quanti spintoni e parolacce. Noi ragazzi non venivamo calcolati tanto e poi anche per educazione, i più grandi avevano sempre la precedenza.
Dopo un ora di corpo a corpo con tante persone, riuscii a salire la scala, ma mi toccò aspettare almeno altri 20 minuti prima di avere uno spiraglio e poter entrare nella sala. Finalmente vidi qualcosa. Era Nicoletta Orsomando, mi sembra ricordare, una delle prime presentatrici. Naturalmente il nome lo imparai dopo. Per me allora una cosa indescrivibile. Potevamo vedere cosa accadeva in Italia, non c’era più bisogno di leggere il giornale. Però sul più bello, tutti intensi a guardare, incominciano a vedersi solo strisce che andavano su e giù, la voce veniva, andava non si capiva più niente.
Noi tutti con un sospirone di delusione. Oohhh !!!! Un colpo di vento aveva spostato l’antenna. Una finestra si apre e si senti gridare: girala un po a sinistra. Qualcuno era ancora sul tetto vicino l’antenna. Dopo un paia di minuti e’ di nuovo tutto a posto
Avrei voluto ancora rimanere, ma un po perchè c’era ancora tanta gente che voleva vedere un pò, erano già le 10 e pensavo alle grida di mio papa’, tornai a casa pensando a quello che avevo vissuto. E dissi in me: Chiaromonte ha fatto un passo avanti. Questo è solo l’inizio dei racconti sull’arrivo della Televisione, ho ancora molto da raccontare su questo evento a Chiaromonte. A presto.