Massimo Di Sanzo
Il Segretario e il Direttivo del PD di Rotonda fanno il punto sulla questione Casa della Comunità della Valle del Mercure. La Regione Basilicata, governata dal centro destra (FDI-Laga-FI e altri), ha impugnato, al Consiglio di Stato, la 2^ sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale di Basilicata (udienza del 16-4-23), con la quale, detta Autorità, aveva stabilito che la sede della Casa della Comunità doveva essere individuata dal Consiglio Regionale.
Come riferisce il Segretario Massimo Di Sanzo e gli altri componenti del Direttivo locale PD, nonostante false assicurazioni e nascondendosi dietro i tempi celeri, imposti dai finanziamenti europei, la ASP, sicuramente con la copertura e le direttive regionali, da giugno al 10.08.23, ha prodotto ben tre deliberazioni del Direttore Generale, con l’ultima delle quali ha avviato la procedura di appalto per la costruzione della Casa della Comunità, nel comune di Viggianello. Questo anche in pendenza del Giudizio sopra citato.
Il Partito Democratico di Rotonda, non per calcoli personali o per altre ragioni, ha chiesto ed ottenuto, dal comune di Rotonda, di impugnare anche questa deliberazione davanti al TAR lucano insieme a quella del Consiglio Regionale n. 506/2023, di approvazione regolamento recante definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’Assistenza Territoriale.
Il 6 settembre 2023 il TAR non ha accolto la richiesta di sospensiva, mentre il merito del ricorso si discuterà il 18 ottobre p.v..
Diamo atto, riferiscono sempre i democratici rotondesi, per correttezza al comune di Rotonda di aver rinnovato l’affido dell’incarico, anche in questa fase, all’avv. Donatello Genovese che ha dimostrato la sua competenza e professionalità in ogni grado di giudizio. Certamente questa situazione è nata male dall’inizio, perché non sono stati attuati, dalla Regione Basilicata e ASP di Potenza, criteri oggettivi.
Chi governa la Regione è stato ed è sordo alle richieste del popolo di Rotonda, fatte non per campanile ma aspetti logici e reali aventi infatti, nei vari ricorsi “smontato” pezzo per pezzo le giustificazioni di comodo e fuorvianti da altri adottati.
I rotondesi, siamo sicuri che non dimenticheranno il perseverante ed ingiustificato atteggiamento ostile di Regione e ASP. Non serve nicchiare o ammiccare, bisogna testimoniare con chiarezza e mettere in atto azioni concrete e decise, cosa che, questo Circolo PD, continuerà a fare in qualsiasi evenienza, anche nella scongiurata eventualità di non vedere accolto il ricorso.