Antonio Fortunato
Prima dell’unità d’Italia, nel 1861, il nostro Meridione era molto più avanzato rispetto al resto del Paese sia dal punto di vista economico, che sociale e culturale. Dopo, con il Regno d’Italia, Mornarchia Sabauda, le cose si invertirono.
L’
Il paese era isolato dal resto del Mondo soprattutto nel periodo invernale quando i fiumi Sinni e Frida erano in piena. Il fatto di essere isolati, gli abitanti erano fortemente coinvolti nell’emigrazione nelle Americhe per migliorare le loro precarie condizioni di povertà. Infatti, dal 1897 al 1905, in sei anni, emigrarono 689 persone. Non solo da noi, ma un pò ovunque. Pertanto, il governo Zanardelli fece condurre una inchiesta sull’emigrazione lucana, da cui possiamo leggere: “…rimanendo solamente la parte più debole della popolazione (partirono artigiani e contadini)…. Si spera assai nella costruzione progettata ed approvata del ponte sul Sinni, che unisca Chiaromonte a Francavilla e per essa, lungo la via in costruzione, ai comuni di San Severino Lucano, Viggianello e Rotonda….Perciò l’emigrazione vi si verifica principalmente negli ultimi tempi, con straordinaria violenza e le condizioni della popolazione giustificano ampiamente questo esodo…..“
Solamente dopo il 1930 il paese fu collegato alle strade nazionali con la costruzione del ponte sul Sinni e quello di Frida. Sono passati gli anni, è stata realizzata alla fine degli anni ’70 la super strada Sinnica, una strada a scorrimento veloce, dopo la costruzione della diga di Montecotugno di Senise, ma il divario con il Settentrione non è stato colmato, nemmeno in minima parte.
Su questa strada corrono veloci i pullman che portano via i nostri giovani laureati e diplomati in terre lontane impoverendo sempre più il tessuto sociale dei paesi. Con i giovani vanno via anche i genitori pensionati, come ha ben documentato il giornalista Iacona nel suo Reporter di domenica sera su RAI 3. E noi che restiamo (più fortunati o più poveri noi?) osserviamo il nostro declino giornaliero senza poter fare nulla. Prima avevamo la speranza che con il voto si potesse cambiare la società, ora neanche quella speranza è rimasta: votano sempre meno persone.
Il dato da tener conto è questo:
Anno 2001 popolazione di Francavilla 4355 residenti
Anno 2022 popolazione di Francavilla 3949 residenti.
Oggi ancora di meno abitanti, in compenso però aumenta circa del doppio la tassa sui rifiuti.