A proposito della TARI, la lotta ripaga sempre.

La grande scrittrice e giornalista Oriana Fallaci ci esorta con questo scritto: “Ma vi sono momenti nella vita in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo. Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre“.
Noi cittadini di Francavilla sul Sinni, tenendo conto dell’esortazione di Oriana Fallaci, non possiamo sottrarci all’invito di Bruno Fittipaldi, presidente dei commercianti locali, di partecipare alla battaglia contro l’aumento sconsiderato ed eccessivo della tassa sui rifiuti urbani che il nostro Comune ha imposto. Cittadini carissimi, ricordiamoci che la lotta ripaga sempre, parlare produce consapevolezza delle cose, dei fatti, degli avvenimenti di una comunità.
Raccolta rifiuti porta a porta

A memoria nostra avendo vissuto in prima persona gli avvenimenti ricordiamo che:

  1. L’ufficio postale non ha mai posseduto una sede propria da noi e quando era allocato nei locali del defunto Biagio Mele (attualmente bar De Marco Red Moond) doveva essere trasferito in via Emanuele Gianturco dove attualmente opera il centro analisi Cedal (fabbricato Buccino).
    Giacché il punto non era idoneo per la sicurezza e incolumità della popolazione e in particolare degli anziani, facemmo una protesta popolare bloccando il trasferimento dell’ufficio con la conseguente destinazione in un’altra sede meno pericolosa.
  2. Gli artigiani del paese, dopo tanti anni di attesa e di false promesse, organizzarono una grande democratica pacifica e folcloristica manifestazione per sollecitare la realizzazione dell’area artigianale.
  3. L’amministrazione comunale intorno al 2012/13 voleva concedere, su indicazione della Regione Basilicata, l’autorizzazione a un’impresa per la costruzione di un impianto per il recupero dei rifiuti urbani in località Piana del Mulino (in prossimità dei Pantoni).
    Un comitato e la partecipazione in massa della cittadinanza a prescindere dall’appartenenza politica fecero sentire con fermezza la loro voce di dissenso che fu ascoltata saggiamente dagli amministratori protempore.
Quindi, come possiamo notare, la lotta, parlare, la protesta e la partecipazione danno sempre i risultati sperati.
Associazione commercianti, partiti politici, forze di minoranza, sindacati e patronati, altre Associazioni presenti unito in un comitato organizzate una grande ed eclatante manifestazione, in modo pacifico e civile per stanare gli amministratori a un confronto serio e costruttivo che dia l’opportunità di fare chiarimento rispetto all’imposizione di una tassa esageratamente alta.
I cittadini, senza timore, senza esitazione, hanno l’obbligo di partecipare perché la protesta non è contro le persone/amministratori, ma contro un provvedimento comunale scellerato e sconsiderato.
Cittadini, non possiamo pagare gli sperperi di una ammistrazione spendaccione.

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