Rapporto SVIMEZ 2024: Chiorazzo chiede un piano Marshall per salvare la Basilicata dal declino

“Ci vuole un piano Marshall per salvare la Basilicata dal declino demografico ed economico in cui si trova. Senza un’azione forte e strutturata, rischiamo di perdere del tutto la coesione territoriale e le prospettive di una qualità della vita adeguata per i lucani rimasti”. È quanto dichiarato dal Vice Presidente del Consiglio Regionale della Basilicata, Angelo Chiorazzo, commentando i dati del Rapporto SVIMEZ 2024, che fotografa le enormi difficoltà della regione e le dinamiche economiche e sociali del Mezzogiorno.

Il rapporto evidenzia come la Basilicata sia tra le regioni italiane più in difficoltà, con un calo del PIL del -5,7% nel periodo 2019-2023, il peggior dato a livello nazionale. Questo dato riflette problematiche strutturali profonde, come il declino demografico, la debolezza dei settori produttivi e un fenomeno di spopolamento sempre più accentuato. Il mercato del lavoro continua a essere caratterizzato da salari bassi, contratti precari e un tasso di occupazione femminile ben al di sotto della media nazionale. A peggiorare il quadro, si aggiungono gravi carenze infrastrutturali, che aumentano il divario rispetto ad altre aree del Mezzogiorno.

“La motrice della Basilicata è troppo lenta e rischia di non arrivare ad alcuna stazione del PNRR – ha aggiunto Chiorazzo –. Occorre un piano straordinario per recuperare ritardi cronici e inefficienze. Bisogna ricostruire una Basilicata che garantisca coesione territoriale e migliori prospettive per chi ancora vive in questa terra”.

Dalla sanità, dove si continuano a registrare performance che collocano ad esempio l’ASM di Matera tra le peggiori cinque aziende sanitarie in Italia, all’ambiente, al lavoro, alle infrastrutture scontiamo anni di inerzie, di politiche inconcludenti e assenza di visione.

“La Basilicata deve affrontare una prova di coraggio – ha concluso Chiorazzo -, serve un cambio di paradigma per definire riforme e interventi strutturali che possano invertire la rotta. Dobbiamo superare le logiche di interessi di parte e pratiche clientelari che hanno mortificato il merito e le competenze, aumentando la sfiducia dei cittadini, spingendo via le giovani generazioni. È il momento di credere in una Basilicata migliore e di lavorare per costruirla”.

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