Antonio Fortunato
Si è concluso il 26 ultimo scorso un ciclo di assemblee, interviste al TG 3 Basilicata, alla radio BR2 di Sant’Arcangelo, conversazioni tra crocchi di persone, avente per tema l’aumento sconsiderato e spropositato della tassa sui rifiuti urbani per l’anno 2024. Personalmente posso testimoniarlo con la mia bolletta che è aumentata del 100% circa.
Anche le attività commerciali e artigianali hanno visto aumentare la loro bolletta esageratamente e non compatibile con le loro entrate che si riducono giorno dopo giorno. A questo punto il loro presidente, Bruno Fittipaldi, ha chiesto in molte circostanze al sindaco Romano Cupparo le motivazioni di questi aumenti e la possibilità che si potesse ridurre la tariffa TARI in considerazione anche della mancata osservazione di alcuni punti del capitolato. Il sindaco,dopo tanti tentennamenti, ha motivato le ragioni degli aumenti e ha affermato che il tutto è stato preparato dai tecnici comunali e da quello che ha redatto il piano per la raccolta dei rifiuti e il relativo capitolato d’appalto.
Tutto ciò che è stato predisposto dai tecnici è stato approvato prima dalla giunta e poi dal consiglio comunale. Quindi la responsabilità è di chi approva, delibera e non dei tecnici che propongono il loro lavoro. Anzi, se un sindaco non ha fiducia del personale responsabile degli atti, può demanzionarlo e chiamare altri esperti di fiducia. La responsabilità è degli amministratori.
Il sindaco che rappresenta la comunità, è l’organo responsabile dell’amministrazione del Comune, rappresenta l’ente, convoca e presiede la giunta e sovrintendente al funzionamento dei servizi e degli uffici e all’esecuzione degli atti.
Anche il nostro sindaco ha questo ruolo; quindi non può dire pubblicamente che lui rappresenta la parte politica e non si può interessare di queste cose. Invece no, il sindaco è un amministratore come sono amministratori anche gli assessori e i consiglieri. Noi cittadini ci chiediamo come è stato possibile approvare un contratto che raddoppia all’incirca la tariffa per i cittadini? Non crediamo si tratti di non saper leggere le cosiddette carte, perché abbiamo una giunta molto titolata: avvocati, dottori e professori. È più titolata la nostra giunta che il governo Meloni.
A partire dalla presidente Meloni che è diplomata seguono tante altre personalità anch’esse sfornite di laurea. Siccome la telenovela delle riunioni dovrà continuare per impegni presi, mi permetto di dire agli amministratori in carica, onde evitare dietrologia, di abbandonare il campo, di gettare la spugna, perché non siete più credibili, non avete curato l’interesse generale di noi cittadini. Non possiamo pagare per i vostri errori. Non abbiamo bisogno di amministratori così distratti che amano praticare lo scaricabarile.