Farsi forme d’amore – Venosa celebra la Giornata Mondiale della Poesia

Venosa. L’omaggio va ad Alda Merini, cui è intitolata l’Associazione Familiari Antistigma che opera dal 2009 nella Città di Orazio, presieduta da Antonio Pescuma, e che ha dedicato l’evento Farsi forme d’amore alla poetessa milanese, unitamente ad un’altra intensa poetessa, Patrizia Cavalli.

Venosa
Venosa

Una serata d’incanto – con il patrocinio del Comune – in un luogo privilegiato nel quale si respira la storia e l’arte nei suoi affreschi e negli arredi: il quattrocentesco Palazzo dei Bali che ora è l’Hotel Orazio. Le due poetesse hanno preso forma e voce nelle coinvolgenti interpretazioni di Chiara Lostaglio e Simonetta Rizzitiello; ad accompagnare le interpretazioni sono state le danze curate da Basilicata ArteDanza e la fisarmonica di Michele Chito. L’introduzione della serata ha visto il bel canto espresso da Anna Maria Rigillo che ha deliziato con canzoni di Battiato e Capossela dedicate all’amore. Tutte professionalità lucane volute da Mariantonietta Dicorato, curatrice dell’evento, che hanno affascinato nel segno della poetica e verso la solidarietà.

Chiara Legge Patrizia Cavalli
Chiara Legge Patrizia Cavalli

L’Associazione familiari Antistigma Alda Merini opera infatti dal 2009 con circa un centinaio di iscritti, è una Onlus e si propone l’integrazione delle persone con disagio, promuovendo ogni forma di attività ed eventi proprio per combattere lo stigma ed ogni forma di discriminazione sociale, anche mediante laboratori socializzanti. E questo con una capillare divulgazione culturale: dalla poesia alle arti grafiche musicali e cinematografiche. La serata infatti si è conclusa con la proiezione di sequenze da film cult, curate da Giuseppe Muscio, nel segno dell’amore e della condivisione. L’iniziativa ha visto la collaborazione di Licia Siviglia, Paola Gammone e Valeria Deputato, con l’allestimento artistico di Ettore Albergo. Originale dunque è stata la formula di coniugare arte scenica, fra poesia danza canto e cinema, distribuite in varie sale dello storico palazzo, con il pubblico integrante lo spazio scenico che irrompe nella fatidica “quarta parete”.

Liberarsi del tempo. Suggeriva Alda Merini in Ricordi:

…Devo liberarmi del tempo / e vivere il presente giacché non esiste altro tempo / che questo meraviglioso istante…

Cogliere l’attimo. Da Orazio ad oggi.

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