Leonardo Pinto
La mistificazione non è arte facile per i comuni mortali, è più difficile dell’imbroglio, diverso dalla confusione scientificamente organizzata.
La campagna elettorale in corso a Matera è caratterizzata dalle anzidette tre particolarità. La finalità? Tutti devono vincere. Tutti devono perdere. Quindi, prossima gestione del Comune con la partecipazione di tutti gli aspiranti, senza distinzione tra “vincitori e vinti”; il tutto sotto la regia dei responsabili storici di innegabili fallimenti politici ed amministrativi, i quali -con le loro prodezze politiche- hanno impedito lo sviluppo socio-economico di Matera e provincia, con tutti i problemi che ne sono seguiti. Se qualcuno di loro volesse negare, l’elenco delle loro prodezze sarebbe lunghissimo.
In democrazia, ruoli, funzioni e responsabilità, dopo il responso elettorale, devono essere chiari e distinti; le convergenze per il bene comune sono altra cosa.

A Matera tali regole elementari, a presidio del buon funzionamento della Pubblica Amministrazione, sono in corso di stravolgimento.
L’accademia della “buona politica”, con docenti della “mala politica”, ne è la conferma.
Vincenzo Viti, organico al centrosinistra, docente di “buona politica”, condannato nel processo rimborsopoli bis, il 15 maggio, insieme a Lorenzo Cesa, UDC, parteciperà ad incontro pubblico organizzato da Saverio Acito, a sostegno del candidato Sindaco Nicoletti del centrodestra, suggerito da De Ruggieri. Sembra uno scherzo, ma non lo è.
Venerdì 16 marzo l’instancabile Viti, nell’ambito dell’accademia “della buona politica” conclude un incontro con la partecipazione di Saverio Acito, Adduce, Buccico e De Ruggieri, per parlare di “Per una democrazia di visione e di competenze”.
Su “Il Quotidiano” di lunedì scorso, Vincenzo Viti, dispensatore di saggezze politiche, ha tracciato “il profilo del nuovo sindaco? Deve essere competente”. Senza indicare il nome.
Domanda spontanea, oltre che doverosa: il nome del candidato sindaco da votare non viene fatto perché nessuno dei candidati è competente o perché è in atto il gioco delle tre carte che faceva l’omino col banchetto sotto i portici della Prefettura in occasione della festa della Madonna della Bruna?
Si è in presenza, come si nota, di propaganda elettorale anomala, disastrosa. Tutti devono vincere, tutti devono perdere.
Le riflessioni e constatazioni che precedono, dimostrano che è stato un grave errore non aver sostenuto adeguatamente il progetto di “Matera Protagonista”, che avrebbe fatto chiarezza sulla operetta elettorale tragico-comica in atto, dopo fallimenti e convergenze anomale in contrattazioni elettorali.

Matera laboriosa, delle persone che non fabbricano chiacchiere per mestiere e onorano impegni per tradizione, avrebbe fatto sentire finalmente la sua voce, per porre un argine alle stravaganze politiche e amministrative, oltre che per far assumere a Matera la funzione di locomotiva della Lucania.
Bisogna aver pazienza, è solo questione di tempo, prima o poi accadrà.
Leonardo Pinto – un Materano-Lucano non rassegnato.