Vincenzo De Paola
Potrei sbagliarmi, ma l’all-in di Renzi non prevede un accordo sul Recovery o sul Mes o sui servizi segreti, ecc.. ecc…

Cosi come Catone concludeva ogni discorso al Senato di Roma con la famosa frase Carthago delenda est, così Renzi, da un po’ di tempo, in ogni dichiarazione lascia intendere che il Capo del governo deve cambiare.
Se ci riuscirà lo vedremo nei prossimi giorni.
Mi lasciano perplesso il Pd e M5S che hanno dato al leader minore della coalizione il ruolo di punta, forse con il solo intento di ridimensionare il Presidente del Consiglio.
Forse la situazione è sfuggita di mano, eppure si poteva immaginare che Renzi avrebbe colto l’occasione per sbarazzarsi di Conte; il suo profilo moderato, in una prossima campagna elettorale da Premier uscente, potrebbe oscurare quasi completamente il partito renziano.
Ne usciremo con un nuovo governo guidato da un esponente Pd o da un altro tecnico?
Il M5S accetterebbe?
Può darsi e qualunque scelta sarà costituzionalmente legittima, ma l’Italia diventerebbe l’unica nazione in cui le sorti politiche vengono affidate a colui che ha sonoramente perso le elezioni e che guida un partito accreditato di un consenso pari al 3%!