Ernesto Calluori

Il governo Draghi è un mix di burocrati, tecnocrati e vecchi arnesi della politica le cui sembianze rappresentano un Conte 2 spostato a destra.
Abbiamo, invece, bisogno di una forza di sinistra che si rivolga alla gente, al lavoro, allo stato sociale, alla scuola, alla ricerca per tornare a essere una forza politica che rappresenti un popolo oggi disgregato ma non completamente perduto. Intanto, soffermandoci sui due “ super Mario “ Monti e Draghi, notiamo il primo più furbo del secondo. Monti fece un governo composto esclusivamente da tecnici o presunti tali tenendo fuori dall’esecutivo i partiti politici i quali furono costretti a concedere la fiducia per salvare la Patria. Di fatto salvarono le banche e strozzarono le classi popolari.
Anche Draghi è stato presentato – con l’aiuto di una stampa zelante e di regime – come il salvatore della patria in un momento eccezionale in cui tutti sono chiamati a unirsi nel nome del “ bene comune” che si identifica come “il bene dei padroni”. Questa volta, Draghi ha voluto strafare coinvolgendo i partiti creando un minestrone da alienare una parte considerevole di simpatia dell’opinione pubblica sia di destra che di sinistra. Dal governo dei “ migliori “di colpo siamo piombati nel governo dei Brunetta, dei Giorgetti, delle Gelmini cioè dei trombati di ieri, rientrati nelle stanze dei bottoni, dalla porta di servizio.

Le rivalità e incompatibilità caratteriali di diversi ministri renderanno molto difficile la convivenza nell’esecutivo Draghi. Dei nemici giurati : Fi con Mov.5 *, la Lega con il Pd e Leu determinerà una precaria tenuta. E’ difficile far convivere il riformismo europeista con il populismo-sovranista vecchio stampo quantunque addolcito di recente. Don Milani diceva : “ la politica serve per uscire dai problemi tutti insieme, con una peculiarità, partendo dagli ultimi”. Con questi chiari di luna che si intravedono, si sta facendo l’esatto contrario.