on. Peppino Molinari
A Genzano di Lucania c’era una forte ed organizzata DC, radicata sul territorio. Aveva saputo, infatti, tessere una rete fitta e coesa in tutti i ceti sociali: da quello medio a quello più alto con importanti riferimenti tra i coltivatori diretti, i commercianti, gli artigiani ed i professionisti.

Il partito aveva solidi rapporti anche con il mondo dell’associazionismo cattolico. Genzano era uno dei pochi paesi lucani, insieme a Lavello, ad essere proprietario della sede della sezione. Questa fu fondata alla fine degli anni 40 dall’avv.. Peppino Lanubila, dall’avv. Pedota, l’Ing. Festa , il dott. Ottavio, la maestra Lorito, Armando De Nozza e lo storico segretario della sezione Michele Angiolillo.
Lo scontro politico, duro dialetticamente, era con il fronte della sinistra unita, Socialisti e Comunisti con cui la DC si alternava alla guida del Comune.
All’inizio degli anni 60, attorno alla figura di un giovane ingegnere, Antonio Pizzuto, si formò una nuova classe dirigente che aveva come obiettivo lo sviluppo di Genzano attraverso un piano che prevedeva la creazione di nuove infrastrutture: una diga, collegamenti stradali con Potenza e Bari, la crescita dell’agricoltura attraverso la promozione ed il sostegno alla nascita di aziende e di aree irrigue.
Fu questo progetto che fece diventare il paese leader dell’Alto Bradano.
L’ingegnere Pizzuti, oltre ad aver ricoperto diversi incarichi dirigenziali nel partito, a livello locale e provinciale ed essersi candidato al Senato nel collegio elettorale del Melfese, fu Sindaco, Consigliere Provinciale e assessore, Consiglere Regionale ed assessore dal 1970 al 1978, presidente dell’Esab e dell’Ergal, dando un notevole contributo alla creazione di servizi finalizzati a dare sostegno concreto al mondo agricolo in tutta la regione.
La squadra forte, plurale, ricca di idee e competitiva era composta dall’ing. Antonio Pizzuti, Antonio Calviello, Rocco Lepore, Pierino Lettino, Antonio De Nozza, Gaetano Bibbo, Pietro e Domenico Sciota, Rocco e Mimì Muscillo, Antonio Cilla, Giovanni Maraula, Lucia De Feudis, Antonio Iacovera, Cosimo Colasanti e Tonino Angioletti fino a Rocco Di Stasi autorevole genzanese che ricoprì la carica di Sindaco per un ventennio, negli anni 70-80, poi, di Consigliere Provinciale ed Assessore. Fu quella una classe dirigente capace, affermata anche nella vita privata, che con grande spirito di servizio professionalità ha diretto la sua azione politica con impegno etico restando sempre ancorata ai valori cattolici.