Ernesto Calluori
In questo particolare momento in cui il Paese è stordito dalla paura pandemica per la giungla delle regole da seguire, sondaggisti, opinionisti, media, TV, politici scaldano i motori alla ricerca di un nome autorevole da candidare al Quirinale.
Appare del tutto evidente che il nuovo inquilino sarà una persona stimata da tutta la classe politica per tirare la volata da qui a un mese.
Intanto, la vignetta di ElleKappa riportata da la Repubblica del 29.12.21:
“Ma come si fa a ipotizzare un Berlusconi al Quirinale – Dev’ essere saltato il Tracciamento dei suoi reati.”
mi ha portato a fare delle riflessioni a voce alta ove si considera che Silvio Berlusconi cavalchi, ancora, da protagonista l’onda mediatica e un successo maggiore significherebbe quello di essere il candidato del centrodestra alle prime tre votazioni e ritirarsi al quarto scrutinio, quando il quorum si abbassa, dando seguito a una conferenza stampa in cui dica di fare un passo indietro per il bene del Paese.
Se così fosse avrebbe la soddisfazione che insegue di essere il primo attore durante l’elezione alla presidenza e uscire da vittorioso e non tradito come successe al suo rivale Romano Prodi. Il Cav. piuttosto che impegnarsi in una campagna elettorale inesistente, potrebbe dedicarsi maggiormente ai nipoti e pronipoti dando dimostrazione di molta saggezza.
Berlusconi deve aver capito che si sale ai vertici del potere assoluto solo per chiamata. Il popolo non è mai stato sovrano, mentre i franchi tiratori si fregano le mani per condizionare la scelta del Quirinale.