Ernesto Calluori
IL MIO QUARTIERE

Limitrofo Quartiere
di Roma periferica
che il nome ricalca
un toponimo antico
per un’altura posta
fra Vigna Murata e Cecchignola Fosso
Hai panorama più che attraente bello
Ti ergi sopra un Colle
a dominar dall’alto
Verde è il Colle
su cui tu poggi i piè
son di profumo
alture ed aria pura che offri a profusione

Bello è veder
le tue viuzze strade case giardini
il ragazzo d’un tempo divenuto adulto
o la fanciulla d’allor che è mamma e bella
Al mio cor sei caro Colle
quando ancor io giovine brillante eri
di suoni di grilli e di quiete tanta
da far invidia al mondo
E quel silenzio
cui si ripensa ancor non senza nostalgia
insieme coi bambini teatro e mascherine
tutto tuo patrimonio di tanta etnia
si mescolava al paesello bello
L’incontro coi passanti era giulivo
cortese gentile nel dialetto atavico
Dell’ Eur vicino sei l’incanto
per cui a Te con vanto
un’eco giunge
perché o Colle non torni oggi
a risarcir la gente col tuo
silenzio antico
lontano dallo smog e dai rumori
da un traffico impazzito e prepotente
da toglierci il respiro e la quiete
Ernesto Calluori