Comunicato Stampa
In data 16.06.2022, presso il Palazzo della Cultura del comune di Potenza, si è tenuta, a cura della Associazione Le Ali di Frida, la presentazione al pubblico del libro di Olimpia Fuina Orioli, dal titolo Il Pinocchio che c’è in me.

Questa donna, all’apparenza fragile, non ha ancora cessato, e mai cesserà, di rivendicare giustizia per la morte del figlio Luca Orioli, avvenuta in Policoro 34 anni orsono per cause mai del tutto chiarite. Gli investigatori hanno archiviato il caso ritenendolo un incidente domestico quando tutti gli elementi di prova indicano che le cause della morte sono ben altre.
Nonostante la concomitanza di altri eventi e le difficoltà logistiche determinate dalla ricorrenza del Corpus Domini, il pubblico è stato numeroso ed attento. Erano presenti al tavolo qualificati relatori che hanno analizzato e commentato nei suoi vari aspetti il libro in questione.
È stato osservato che l’opera di Olimpia Orioli consta di una duplice struttura, una parte saggistica, che a buon diritto può essere ritenuta un trattato di pedagogia indirizzato a genitori e educatori, e una parte poetica con la trasformazione della prosa del racconto in una poderosa filastrocca rimata.

Ha preso quindi la parola dapprima l’Assessore alla Cultura del comune di Potenza, Stefania d’Ottavio, sempre presente ed attenta alle iniziative di questa associazione e che ha accennato con competenza ai concetti di verità e di bugia, che sono i cardini dell’esistenza di Pinocchio. È seguito l’intervento di Franca Coppola, vice presidente delle Ali di Frida nonché amica fraterna di Olimpia, che ha svolto una disamina del libro alla ricerca dei significati che l’autrice attribuisce al burattino.
La psicologa Vita Garrammone ha poi compiuto un excursus sul valore della fiaba non solo nell’infanzia e sul suo uso in psicoterapia. Vincenzo Giuliano, referente per l’infanzia e per l’adolescenza ha spiegato il ruolo del suo ufficio che rappresenta un elemento di garanzia e di vigilanza sulla correttezza di ogni azione legislativa, sociale, politica che riguarda i minori.
Lo scrittore Gianluca Caporaso ha spiegato i concetti di significanza e generatività ed ha ringraziato Olimpia per aver creato la grazia dal dolore. Il presidente di Ali di Frida, Vincenzo Mori, ha sottolineato il coraggio che l’autrice ha avuto nell’analizzare uno dei libri più letti e studiati del mondo.

Olimpia ha chiuso la serata parlando del sentimento dell’amore che rappresenta il volano di ogni vera crescita e cambiamento, stigmatizzando che la fiaba di Pinocchio può rappresentare un esempio ideale per fuoriuscire dall’abisso della sofferenza. La lettura di brani del libro di Olimpia è stata affidata all’attrice e psicologa Isabella Urbano che li ha interpretati mirabilmente.