Antonio Fortunato
La democrazia è partecipazione. Così cantava Giorgio Gaber e così ha inteso fare il Gruppo Scelta Comune nel chiedere la convocazione del Consiglio Comunale di Francavilla sul Sinni per discutere del progetto “completamento verde attrezzato Villa Comunale” aperto al pubblico onde consentire a cittadini di esprimere il loro parere su tale questione.

Il Presidente del Consiglio Comunale, Antonio Fittipaldi, ai sensi dello Statuto vigente, ha convocato l’Assemblea Consiliare per il giorno 3 gennaio u.s. alle ore 19 nella Sala Consiliare Alberto Viceconte che regolarmente si è svolta.
Dichiarata aperta la seduta, la consigliera Silvana Abitante ha illustrato la posizione del Gruppo Scelta Comune mettendo in evidenza che il finanziamento ricevuto dalla Regione Basilicata è stato chiesto dal Sindaco per la Villa Comunale, non è stato quindi un provvedimento calato dall’alto.

Il Gruppo Scelta Comune sin dal primo momento, cioè da quando se ne parlava in maniera informale, ha espresso il suo disappunto in merito alla nuova realizzazione di Campo di Bocce che prevede altra occupazione di verde pubblico. Inoltre, ha criticato la scelta politica e di opportunità dell’intervento richiesto nella Villa Comunale perché si potevano immaginare altre tipologie di opere prioritarie nel paese. La proposta del Gruppo è quella di rimuovere la struttura metallica perché è una cosa orribile nella villa, fermo restando il gioco delle bocce a livello amatoriale nei campi già esistenti. Se si vuole costruire per sopraggiunte esigenze un bocciodromo omologato, si può inserire il progetto nel pacchetto di 6 milioni di euro per il complesso sportivo dell’area Piana del Mulino previsto nel bilancio del 2023. Proprio per cercare un’intesa con la Giunta, considerata la diversità dei due progetti, quello esecutivo e quello di fattibilità, il Gruppo ritiene di considerare il progetto di fattibilità che non prevede l’ampliamento del bocciodromo esistente.
Il Sindaco Romano Cupparo nel suo intervento ha messo in chiaro come si è arrivati alla determinazione di intervenire nella Villa Comunale: era l’unico modo con cui il Comune poteva partecipare al Bando Regionale.

L’esigenza di rendere i campi da bocce regolamentari (n.d.r. anche quelli di prima erano stati costruiti per renderli omologabili) è derivata da una richiesta del Presidente della FIB regionale dopo aver presentato il progetto di fattibilità e da una petizione di appassionati del gioco delle bocce. Quindi, noi andiamo per la nostra strada, vogliamo cioè realizzare l’opera e non accettiamo altre soluzioni.
L’ingegnere Felice Viceconte, ha illustrato, avvalendosi di un video-proiettore, il progetto che ha redatto secondo le indicazioni del committente Comune mettendoci tutta l’anima per sentimenti che lo legano alla Villa dove ha trascorso il tempo libero dell’infanzia dell’adolescenza e della giovinezza (io aggiungo adesso anche della vecchiaia) per realizzare un’opera all’altezza dei tempi e del valore che ha la villa per Francavilla e i francavillesi.

Nel mio intervento ho avuto parole di apprezzamento per il progetto in sé facendo i complimenti all’amico Felicetto ma ho condannato con forza gli amministratori sul modo come vengono spesi i soldi pubblici: ogni nuova amministrazione interviene sulla villa!!! È proprio un castigo di Dio!!! L’intervento più sconcertante è stato fatto, a mio modo di vedere, dall’Amministrazione del Sindaco Franco Cupparo in cui c’erano gli stessi Assessori di oggi, Carmelo Lo Fiego – Mario Castronuovo – Romano Cupparo – perché è stato generato un mostro nei nostri giardini pubblici, gli attuali campi di bocce coperte da una struttura di ferro che fa a pugni con il verde pubblico immerso nel Parco Nazionale del Pollino, con l’aggravante che sono stati impiegati 500.000.000 di lire destinati alla costruzione dei marciapiedi.
Ho illustrato inoltre la petizione popolare in fase di sottoscrizione con cui noi cittadini chiediamo la demolizione del capannone e la messa in sicurezza dell’uscita e dell’entrata dei bambini della scuola Primaria. I campi di bocce devono restare per praticare il gioco amatoriale come si faceva una volta. L’Assessore Lo Fiego ribadisce che la Giunta Comunale ha fatto una scelta politica nell’intervenire ancora una volta nella villa, così come è stata una scelta politica quando è stato spostato il mutuo di 500.000.000 di lire dalla realizzazione dei marciapiedi su quella del bocciodromo modificando in maniera profonda l’aspetto e la funzionalità della villa di sotto.

L’Amministrazione in poche parole anziché costruire i marciapiedi per la sicurezza dei pedoni ha voluto realizzare il “mostro” che non è servito ad altro che a giocare sempre in maniera amatoriale. Non hanno mai pensato al bene comune dall’alto dei numeri di elettori in loro favore e di conseguenza alla forza in Consiglio Comunale. L’ex sindaco Franco Fanelli ha fatto notare che è stato un errore politico e una grave mancanza di senso nell’amministrare e nelle scelte prioritarie in un paese non costruire i marciapiedi. Per quanto riguarda il progetto in discussione e la convocazione del Consiglio Comunale sarebbe stato opportuno chiamare a raccolta i consiglieri e la cittadinanza per definire bene una scelta su una materia importante.
Il Presidente della Pro Loco, Fernando Chiurazzi, ha posto un intelligente interrogativo: un’amministrazione che si trova al centro di due petizioni di segno contrario e un invito del Presidente della FIB come si deve regolare? La soluzione salomonica sarebbe quella di considerare la volontà di una gran parte della popolazione che vuole più verde pubblico per tutti rispetto ai giocatori di bocce che sono una minima parte che potrebbero giocare come hanno sempre fatto in villa e in altri campi periferici. Sarebbe opportuno inoltre coinvolgere le associazioni del territorio, gli ex sindaci, e le persone esperte quando si devono prendere decisioni importanti per una buona amministrazione della cosa pubblica.

Giuseppe Calluori è intervenuto per ribadire con chiarezza le proposte del Gruppo Scelta Comune e per invitare il Presidente del Consiglio a richiamare quei consiglieri che si rivolgono agli altri colleghi della minoranza con un linguaggio non consono al ruolo che svolgono usando espressioni offensive nei riguardi proprio della persona.
Dopo altri interventi la Segretaria Comunale la dr.ssa Filomena Cervino ha invitato a votare la proposta depositata dal Gruppo Scelta Comune che è stata respinta.

Quindi, i lavori si faranno perché l’opera è stata già appaltata secondo la volontà politica della maggioranza. Cosa succederà adesso? Dipende da tutti noi. Staremo a vedere.